Ci sono docce da orologiai. Un millimetro e cambia tutto, dal giorno alla notte nel deserto. Devi toccare la manopola con delicatezza, come un ladro in cerca della combinazione di una cassaforte. Con loro, indossare uno stetoscopio non sarebbe fuori luogo. Passare dal 50 gradi ai 10 in nemmeno un centimetro è un lavoro serio, serve concentrazione, senza potrebbe volerci davvero molto tempo.
Ci sono docce sommarie anche. Lasche. In cui basta girare la manopola ed è fatta. Ampio raggio d’azione e buona temperatura facile da trovare. Una pacchia. Però magari non hanno la temperatura perfetta. Sono sempre un poco sopra o un poco sotto e proprio non ce l’hanno, non c’è modo di trovarla. Hanno un range troppo ampio per star dietro ai dettagli. Forse sono docce adatte a chi è di furia.
Poi ci sono le instabili per natura. Dove appena hai trovato quel che cerchi e ti rilassi sotto il getto subito lei perde la traccia. In un attimo è gelida o bollente e devi ricominciare a cercare quell’equilibrio che non c’è, perché così è la loro natura. Forse queste sono le peggiori con cui avere a che fare. Snervanti e pericolose. Non ti puoi mai rilassare con loro. Magari ti lasciano un minuto di pace, addirittura due e poi sballano, perdono il segno e se non sei pronto a scattare la tua pelle urlerà tutto il suo odio. Queste sono docce a sbalzo d’umore.