Quindi, non siete rientrati nei mille posti previsti per il visto vacanza lavoro ma non per questo avete abbandonato l’idea di raccogliere ciliegie alle pendici delle verdi montagne canadesi? Bene, avete ancora l’opzione di entrare questo accogliente paese con un semplice visto turistico, meglio però avere le idee chiare su cosa aspettarsi al controllo passaporti.
Intanto un piccolo prologo: in quanto italiani si ha diritto ad una permanenza in visita della durata di sei mesi. Non si deve fare niente per ottenere questo visto, basta il passaporto italiano. La legge però richiede che si possieda o un volo di uscita dal paese, oppure abbastanza denaro per sostentarsi durante il tempo speso nel paese. Qui la cosa si fa più complicata.
Il volo di uscita non è obbligatorio e può essere una noia dover spendere denaro che potrebbe risultare utile in altro modo per un volo che non siamo nemmeno sicuri di prendere. Questo però ci evita le altre complicazioni. Si può comprare un volo per gli Stati Uniti, stando attenti alle normative relative ai visti proprie al suolo americano, oppure un volo per il Messico. Con meno di 200 euro avremo risolto buona parte dei nostri problemi.
Il volo di uscita è infatti quello che vogliono vedere alla dogana. Se ci si sta recando in Canada per lavorare non c’è dubbio che valga la pena spendere quel denaro nella prospettiva di guadagnarne di più una volta entrati nel paese. Anche perché può accadere che sia la compagnia aerea stessa a non lasciarci partire senza un volo di ritorno o uscita. Questo perché nel caso in cui l’ingresso al paese ci sia negato la compagnia dovrà obbligatoriamente riportarci in patria, a sue spese. Per evitare questo rischio il biglietto di uscita diventa obbligatorio pur non essendolo per legge, lo è però seconda la norma interna al contratto che sottoscriviamo con la compagnia aerea al momento che acquistiamo il biglietto.
Ora, seppure abbiamo il volo di uscita, oppure se abbiamo deciso di rischiare e non lo abbiamo acquistato, dobbiamo comunque farci una bella chiacchierata con i signori della dogana. Al normale controllo passaporti ci faranno passare, ma con buona probabilità avranno segnato la nostra entry card per ulteriori controlli. Non è sicuro che questo accada, ma non meravigliatevi se quando credete di avercela fatta vi fanno accomodare in una nuova coda dove i vostri propositi saranno esaminati a dovere. Considerate questa eventualità anche nel caso dobbiate acquistare un volo di collegamento. Può volerci anche diverse ore per uscire dalle mani degli ufficiali di dogana.
Cosa accade qui? Dura da prevedere ma può succedere di tutto. La prima cosa chiesta sarà perché programmate di stare così a lungo sul suolo canadese. Sanno perfettamente che andate a lavorare. Se avete il biglietto di uscita siete un passo avanti a quel punto. Visto che presumibilmente la vostra risposta sarà che siete in Canada per turismo, organizzatevi con delle risposte adeguate a riguardo. Un itinerario di viaggio non è una cattiva idea insomma. Possono chiedervi di mostrare loro il materiale della vostra ricerca, come guide di viaggio, o prenotazioni. Dire che si farà Woofing e Couchsurfing è accettato ed anzi consigliato. Mandare richieste di ospitalità a couchsurfer quindi, oppure a woofer è una buona idea. La seconda fase riguarderà le vostre finanze. Avete abbastanza soldi per sostentarvi durante la permanenza? E abbastanza per acquistare un biglietto di ritorno nel caso non lo abbiate? La legge richiede che abbiate almeno 3000 dollari canadesi, che al momento sono circa 2000 euro. Avere con se anche materiale di valore come computer o macchina fotografica può aiutare. Se questi soldi si hanno varrà la pena stampare il proprio estratto conto e mostrarlo loro. In questo modo le prove dovrebbero essere sufficienti, se non siete stati convincenti invece adesso diventeranno sospettosi. Lo erano già, ma da adesso spulceranno i vostri oggetti personali. I vostri bagagli, borse, ma anche computer e macchine fotografiche. Una delle prime cose chieste sarà la più scontata: accesso al vostro facebook, oppure email. Se avete messaggi con mappe della campagna canadese in bella vista sarà il caso di farle sparire.
Le conclusioni sono molteplici: vi rimandano a casa, vi fanno entrare ma solo con un mese di visto, o tre mesi. Oppure vi assegnano i sei mesi che in teoria vi spettano.
Questo è tutto, un ultimo consiglio è se non parlate bene l’inglese o il francese preparatevi ancora meglio le frasi da dire. In bocca al lupo!