Ho incontrato e conversato con molte persone nelle settimane spese tra Vancouver Island ed il piccolo paradiso di Cortes Island. La maggior parte di queste conversazioni sono state fonte di ispirazione e stima. Riporto alcuni dettagli e spezzoni di queste che più mi sono rimasti impressi. Insieme a piccoli profili delle persone incontrate.
Sheena e Cortes Island
Sheena che ha ospitato me e i miei compagni di viaggio per diversi giorni vive in una casa in legno con un bel patio. La casa è in condivisione con altri ragazzi ed è nominata ‘Animal House‘. Sheena lavora in una piccola scuola al piano di sopra del luogo di ritrovo comune in Cortes Island. Qui i ragazzi decidono cosa fare giorno per giorno. Nel tempo libero lavora ad una casa in legno che ha costruito con le sue mani, con l’aiuto saltuario di qualche amico. È in profumato legno di cedro che abbonda in Canada. La casa ha una grande stanza con salotto e cucina, una bella stufa in ghisa e un soppalco per la camera da letto. La struttura è pensata per essere posta su di un carrello e trasportata ovunque si desideri. Un piccolo inno alla libertà in legno di cedro.
Su Cortes si trova anche una scuola pubblica, ma molti dei bambini vengono educati dai genitori e poi, per spendere tempo fra coetanei, frequentano questa piccola scuola gratuita di cui sono i veri direttori. Il luogo di ritrovo di cui parlavo è un semplice ma spazioso edificio in legno dove tutto ciò che coinvolge la comunità avviene. E’ il ritrovo politico quindi, di discussione su come gestire le problematiche che gli abitanti incontrano, ma anche il luogo dove si tiene il mercato della domenica. Il problema principale per gli abitanti di Cortes è il fatto che l’isola appartiene a delle aziende che operano tagliando a zero le foreste. Visto che la vendita di legname è uno dei principali commerci in Canada. La comunità per ora ha vinto la lotta contro il disboscamento, anche se dovrà trovare una soluzione più duratura rispetto all’impedire lo sbarco a queste aziende, o incatenarsi agli alberi.
Nelle assemblee nessuno ha posizione predominante sugli altri, a meno che non si tratti di qualche specifico incarico, ma in tal caso più che una posizione di potere si tratterebbe semplicemente di una responsabilità un poco più diretta delle altre. Come non ci sono autorità qui non c’è polizia. Ogni tanto qualche macchina si prende la briga di montare sul traghetto e recarsi fino qui, ma di rado. Un tempo la radio dell’isola faceva girare la stessa canzone a ripetizione per avvertire della presenza di un’auto della polizia sull’isola, ma ormai non se ne preoccupano neanche più troppo. Se sei trovato a bere alla guida potrebbero essere gli abitanti stessi a chiamare le guardie però.
Danielle e la Capitale Victoria
Danielle ha un volto bello e sincero, incorniciato da delicati capelli biondi. Vive in una casa con portico colonnato nel centro di Victoria, la più grande città dell’isola e capitale della British Columbia. La sua attività è produrre spore per dar vita poi ad ogni genere di funghi. La sua casa è disseminata di sacche piene di funghi e secchi in cui le spore si riproducono. “Studiando le piante del bosco ho scoperto che i funghi hanno la capacità di aggredire e consumare i metalli. Abituati alla durezza del legno hanno sviluppato forte capacità di adattamento e quando incontrano nuovi materiali li trattano come fossero legno, nutrendosi delle cellule di carbonio. I funghi possono quindi essere una soluzione naturale per eliminare rifiuti difficili: dai comuni metalli, a bombe inesplose, fino all’agente Orange.”
La maggior parte della costa ovest canadese è caratterizzata da foresta pluviale. Piove molto durante l’inverno e le grandi foreste si ricoprono di muschi e licheni. I funghi in seguito alla giornate di sole spuntano ovunque popolando ogni anfratto. Diventano quindi uno dei cibo più diffusi e disponibili ad ogni volenteroso. Non sono solo una soluzione per la tavola però come Danielle mi ha insegnato.