Solitamente quando ci si reca su un’isola tropicale si fugge la gente il più possibile, scegliendo l’isolamento. Si sogna un bungalow a due passi dal mare, senza nessuno intorno, solo palme e sabbia bianca. Koh Rong, nel Sud della Cambogia, invece, è già talmente deserta che è un piacere stare con le altre persone e vivere la vita lenta, semplice di questo luogo fantastico.
Koh Rong è una grande isola circondata da spiagge bianche chilometriche. Il poco turismo presente ruota intorno ad un piccolissimo villaggio fatto di soli palazzi in legno, letteralmente sulla spiaggia, quasi mai a più di 10 metri dal mare. Alcune di queste strutture sono talmente nuove che ancora non hanno visto un alta stagione turistica. Dicendo nuove però non intendo moderni, o all’avanguardia, ma solo di recente costruzione. La maggior parte sono essenziali e manca poco in certi casi che si abbia direttamente la sabbia come pavimento. Altri sono al momento in costruzione, anche se il totale non supera le 15/20 strutture in tutto.
L’atmosfera è neo-hippy, se un termine del genere esiste. Molti arrivano e rimangono a lungo, innamorandosi dell’atmosfera gioviale che unisce i pochi presenti e per via dei prezzi irrisori. In riguardo ai prezzi, tutta la Cambogia è estremamente economica e in realtà come è immaginabile sull’isola i prezzi salgono leggermente, ma proprio in fede all’animo hippy, o da viaggio zaino in spalla, i prezzi sono tenuti comunque al minimo e non alzati a dismisura approfittando dell’isolamento per spennare i turisti.
Nella parte più tranquilla della spiaggia, che è comunque a non più di 5 minuti di cammino lungo mare dal villaggio, si trovano anche bungalow di livello più elevato, una doppia in questi costa intorno ai 20/30 dollari americani. Per chi invece cerchi posti per dormire a budget c’è l’imbarazzo della scelta. Si parte da un dollaro per le camerate, o 4/6/10 dollari per la doppia. Visto il numero limitato di strutture i prezzi in alta stagione potrebbero essere leggermente più alti e anche trovare dove stare potrebbe risultare più complesso. Ma difficilmente risulterà dispendioso. In bassa stagione, invece, non è difficile trovare il modo di dormire gratuitamente.
Al centro del piccolo villaggio si trova un pontile che ospita la sede del centro per immersioni subacquee. Questi offrono anche il posto per dormire e corsi per ogni livello. E sono sempre alla ricerca di istruttori che abbiano voglia di rimanere per qualche mese.
Una delle caratteristiche dell’isola è quella del plancton luminescente durante la notte. Questi micro-esseri, noti come pasto delle balene, invadono l’acqua nei pressi della spiaggia a miliardi (non ho contato di preciso) e quando sono sfiorati irradiano una debole ma evidente luce che fa brillare il mare intero intorno a noi. Senza una luce artificiale a disturbare la vista, questa è un esperienza indimenticabile.
Sulle altre sponde dell’isola si trovano due grandi spiagge bianche. Una di 4 e l’altra di 7 chilometri, totalmente disabitate e sostanzialmente deserte. Queste si raggiungono o in barca, per pochi dollari, oppure con una passeggiata attraverso la foresta, che segue il corso di un ruscello e i percorsi segnati dai maiali selvatici, attraverso una vegetazione troppo fitta per essere attraversata altrimenti. La più nota delle due, chiamata Long Beach, sembra sia stata venduta a privati e vedrà la costruzione di un albergo Hilton nel corso dei prossimi anni. Il più ovvio e banale dei destini insomma. Probabilmente insieme al mega-albergo verrà gettato anche asfalto nella foresta, per creare strade e agevolare i percorsi, dando inizio alla fine della verginità di questo luogo.
C’è ancora tempo però e speranza, visto che Koh Rong è parte di un arcipelago di 7 isole più o meno grandi e distanti l’una dall’altra, alcune totalmente disabitate.
Koh Rong non ha niente di più, come niente di meno, rispetto ad altre isole tropicali. Il suo vantaggio è quello di essere vent’anni indietro rispetto alla Thailandia o altri luoghi simili. É il luogo dove essere oggi, se quel che si cerca è natura, silenzio e divertimento senza luci stroboscopiche.
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